Senza entrare nel merito della necessita' di salvaguardare il ceppo autoctono molto spesso ci si dilunga in interminabili discussioni per cercare di capire a quale ceppo l'esocide che abbiamo pescato appartenga.
Non sempre la cosa è così facile, c'è chi parla di ibridi tra i due ceppi, inoltre le livree mutano a seconda dell'età e dell'ambiente frequentato dal pesce.
Innanzitutto un minimo di terminologia nell'ambito della classificazione biologica. A grandi linee il percoso e' (volendo ci sarebbe anche il SUPERORDINE tra SOTTOCLASSE e ORDINE)
CLASSE->SOTTOCLASSE->ORDINE->FAMIGLIA->GENERE->SPECIE
Vediamo di arrivare al nostro amico Esox Lucius.
CLASSE->SOTTOCLASSE->ORDINE->FAMIGLIA->GENERE->SPECIE
Vediamo di arrivare al nostro amico Esox Lucius.
Figura I: Esox Lucius. La livrea subisce forti variazioni tra l'esemplare giovane (sx) e quello adulto (dx).
Senza l'ausilio di testi sofisticati, basta munirsi di un buon dizionario per scoprire che i pesci sono suddivisi in due classi volgarmente dette 'pesci cartilaginei' (AGNATI e CONDRITTI) e 'pesci ossei' (OSTEITTI). Tutti i pesci che possono abboccare alla nostra lenza in acqua dolce sono pesci ossei. Detto questo, nell'ambito dei pesci ossei abbiamo le sottoclassi dei SARCOPTERIGI (ormai quasi estinti) e degli ATTINOPTERIGI (dove stanno tutti i nostri amici di acqua dolce). Arriviamo agli ordini e qui le cose si complicano perche' sono davvero tanti. In ogni caso l'ordine che a noi interessa è quello degi ESOCIFORMI. Finalmente un nome noto. Ci siamo quasi.
L'ordine degli ESOCIFORMI comprende solo due famiglie: ESOCIDI e UMBRIDI. I secondi sono sostanzialmente piccoli pesci che potremmo mettere in acquario. Restano quindi gli ESOCIDI che hanno un solo genere ESOX. Quindi sono le specie che differenziano gli amici esocidi. Le specie riconosciute sono
Esox americanus (grass pickerel)
Esox lucius (northern pike)
Esox masquinongy (muskellunge)
Esox niger (chain pickerel)
Esox reicherti (Amur pike)
Nelle nostre acque vive solo la specie Esox Lucius.In Italia in particolare convivono in molte zone sia il ceppo autoctono, originariamente presente sulla nostra penisola da tempo immemorabile, e la variante alloctona di recente immissione con esemplari provenienti dall'est europeo utilizzati in molti ripopolamenti a causa della loro facile reperibilità e del basso costo. I due ceppi in molti luoghi si sono fortemente ibridati tra loro rendendone quindi l'identificazione dei caratteri originali estremamente difficile se non impossibile.
Figura II: Dall'alto al basso, Northern Pike, Muskellunge e Tiger Muskellunge (ibrido sterile tra femmina di Northern Pike e maschio di Muskellunge)
Un recente studio del Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia Applicata dell'Università di Perugia ha affrontato il problema tramite tecniche di clustering (sostanzialmente una tecnica statistica rivolta alla selezione e raggruppamento di elementi omogenei in un insieme di dati) su campioni di lucci prelevati da diversi ambienti quali i Laghi di Piediluco, Trasimeno e Chiusi.
In sostanza i due ceppi risulterebbero ben caratterizzati in queste acque, nonstante le diverse varietà di livree incontrate. Come distinguerli ? Ecco le conclusioni:
CEPPO AUTOCTONO
• esemplari caratterizzati da fianchi con macchie a sfondo chiaro di forma irregolare e generalmente grandi
• macchie a sfondo scuro anch ’esse irregolari o talvolta sferiche
• macchie chiare sono tendenzialmente di colore bianco
• le pinne risultano meno arrossate e più chiare.
CEPPO ALLOCTONO
• esemplari caratterizzati da fianchi con macchie a sfondo chiaro di forma sferica
• macchie chiare di dimensioni più ridotte, di colorazione tendente al giallo e presenti in numero più elevato
• colorazione scura sui fianchi con distribuzione uniforme e non a chiazze
• le pinne risultano di colorazione rossa più intensa.
Figura III: Le due livree a confronto, nostrano (sx) e alloctono (dx)
Come utilizzare queste analisi in pratica? Tipicamente la distinzione tradizionale si basa sulle due livree 'tigrata' con macchie allungate tendenti al bianco che non tendono a chiudersi (nostrano) e livrea a 'pallini' con macchie tondeggianti chiuse tendenti al giallo (verdone). Infatti questo sono i due punti che appaiono in cima alla lista nella identificazione dei due ceppi. Adesso sappiamo anche che macchie scure sono caratteristiche dei nostrani, che la distribuzione uniforme delle macchie e' tipica dei verdoni e che questi ultimi hanno anche le pinne più rossastre. Perchè verdoni ? Penso sia ritrovabile nell'indagine citata quando si parla di colorazione più scura sui fianchi che interpreto come "verde scura".
Infine segnalo alcuni link interessanti dove potrete soddisfare tutte (o quasi) le vostre curiosità ittiche
www.fishbase.org (Database mondiale di tutte le specie di pesci)
www.ittiofauna.org (Associazione europea per la tutela della fauna ittica delle acque interne)
www.ittiofauna.org (Associazione europea per la tutela della fauna ittica delle acque interne)
mentre per chi vuole consultare la relazione scientifica citata in precedenza la può trovare al link sotto:
Analisi morfometrica e meristica di Esox lucius in alcuni laghi naturali dell’Italia centrale.