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mercoledì 7 ottobre 2009

Over the topwater. Parte II: Esche e tecniche di recupero.

di Stefano Vallongo

Seconda parte del nostro viaggio nella pesca a topwater in compagnia di Stefano del team Pikepride. Dall'approccio generale passiamo ad analizzare in dettaglio le esche, il loro recupero e le modifiche necessarie per poterle utilizzare in ambienti molto difficili.


Imitazioni di anfibi o roditori

Sono esche di varia natura, che per comodità chiameremo “swimming frog”. Le swimming frog producono perlopiù scie morbide e nuoti naturali, che tendono a imitare rane e topi intenti a nuotare sul pelo dell’ acqua. Esistono sia in gomma , che in plastica o legno.
Le mie preferite sono le Evergreen Froggy Daddy, Mann’s super frog, Snaag proof Frogzilla e Spro Dean Rojas. In linea di massima sono da preferire le misure più abbondanti, sia perché sono le più stabili con l’uso del cavetto, sia perché risultano più adatte per attrarre lucci di taglia. Sono esche dall’incredibile capacità antialga che con estrema facilità passano tra erbai e ninfee senza sporcarsi. Prima del battesimo in acqua di queste esche, risultano importanti modifiche alle rane con 2 ami e aggiunta di un trailer in coda a quelle che già presentano un amo. Per aggiungere un trailer utilizzate un pezzo di elastico per fionda attorno all’ occhiello dell’ amo. Nel caso di molte mangiate e conseguenti tagli, la swimming frog può riempirsi d’ acqua e affondare, in questo caso dovrete sigillarla e potrete ripararla con qualche goccia di attack



Diversi modelli, studiati per la pesca al black bass, se utilizzati per insidiare i lucci senza averle modificate si andrà quasi sicuramente incontro a tanti pesci persi e slamate.

Nei modelli a due ami come le Spro o le Mann’s, provvedete da subito a queste modifiche:
• Sgusciate la rana e sfilate l’ amo doppio dall’occhiello
• Rimpiazzatelo con un amo singolo di appropriata lunghezza, aggiungendo uno split ring
• Aggiungete infine sia sulle rane modificate che su quelle già mono amo, un amo trailer da 1/0 o 2/0 utilizzando appositi ami con occhiello e tubetti per trailer






Nel caso in cui vi accorgiate che i pesci che state affrontando hanno l’ abitudine di attaccare la
vostra esca in testa, potete aggiungere una piccola ancoretta direttamente sull’ occhiello, prestando attenzione a non sbilanciare troppo l’ esca in avanti per non farla inabissare. E’ indubbio che la vostra rana così facendo perderà parte delle sue capacità antialga; a voi spetterà la scelta tra essere più “ antiluccio” o più “antialga” .


Queste esche vanno perlopiù recuperate con un richiamo lineare. Durante il recupero è possibile anche alternare rapidi tremori alla punta della canna o usarle tipo popper con brevi colpi di cimino e successivi richiami del filo in eccesso. Tuttavia è proprio la naturalità del suo nuoto regolare che spesso porta i lucci ad attaccarle. Anche se non è una regola, è una delle esche topwater che i lucci attaccano con meno fragore e aggressività e mi è capitato più volte che anche grossi esemplari “bollassero” fuoriuscendo tranquillamente dall’ acqua solo con il becco, vedendo sparire la malcapitata imitazione in un grosso gorgo.
Dopo la mangiata soprattutto con i modelli in gomma è più che obbligatorio aspettare diversi secondi, almeno tre, prima di andare in contatto con l’esca recuperando il filo e ferrare forte.
I secondi di attesa dopo una mangiata a topwater risultano lunghissimi e non dovete preoccuparvi dei momenti in cui resterete fuori contatto con l’esca. Il più delle volte il luccio trattiene la rana in gomma e se la rigira in bocca per ingoiarle. Fate ben attenzione durante l’ attacco che il luccio abbia veramente centrato al preda senza mancarla e di aspettare il tempo giusto prima di ferrare. Imparare a rimanere calmi aspettando il momento giusto di ferrata; sarà molto difficile le prime volte e dovrete combattere con i vostri nervi, ma l’utilizzo di queste esche vi sarà sicuramente d’aiuto per imparare a ritardare la ferrata. Questa tecnica vi sarà anche utile in certe situazioni e con esche artificiali che necessitano di essere lasciate ingoiare prima di ferrare.
Veramente catturanti sono i Deps Basirisky da 70mm un ibrido tra una rana imitativa e un crawler dalle incredibili capacità anti alga e alti ostacolo, che grazie al guscio morbido e agli ottimi ami possiamo provare ad usare senza l’ aggiunta di amo a trailer. Piccole esche topwater come questo ibrido tra swiimin frog e crawler possono regalare anche catture di lucci enormi come questo 116 cm catturato luglio scorso.


Dopo le prime mangiate cominciate a cercare di capire come viene attaccata la vostra esca e in che punto. Queste prime indicazioni vi saranno utili per scegliere le esche migliori, il tipo di amo trailer da applicarci e se e quanto ritardare la ferrata.
Le mitiche renosky natural frog, anche se meno studiate e tecnologiche delle giapponesi, sono sicuramente catturanti ed usabili anche leggermente piombate per azioni sub-surface.



Insieme alle swimming frog in gomma sono le mie esche preferite per la esca a topwater.
I walking the dog per il luccio sono un ‘esca altamente catturate che deve essere sempre presente in almeno un paio di misure e colori nelle cassette si tutti i cacciatori di esocidi.
Il w.t.d. non è altro che un jerkbait da superficie e il suo movimento dovrà essere proprio simile all’ azione di un jerk side to side. Per utilizzare un w.t.d. nel modo corretto, dopo il lancio recuperiamo il filo in eccesso in acqua in modo che sia perfettamente dritto tra noi e l‘ esca e non faccia alcuna “pancia”. Con rapidi colpi di cimino e successi richiami del fino in eccesso con il mulinello il w.t.d. comincerà a zigzagare a destra e sinistra. Le prime volte effettuate i movimenti molto lentamente in modo da sincronizzare correttamente il ritmo delle “jerkate” e la coordinazione tra i colpetti di canna e la velocità di recupero del mulinello. La risultante dovrà essere un movimento perfettamente simmetrico da entrambe le parti, che una volta ottenuto ci eserciteremo ad effettuare alle velocità più svariate, da molto lento a molto veloce; entrambe tecniche che possono risultare molto catturanti.
Solitamente preferisco scegliere una velocità e mantenerla piuttosto costante con la tecnica del w.t.d. piuttosto che alternare stop e pause, ma non è una regola valida ovunque. E’ opportuno comprendere come variare la veemenza dei colpi di canna: con movimenti rapidi e secchi otterremo un’ azione più angolata e rumorosa, con movimenti più dolci un’ azione più soffice e naturale.
I tipici movimenti a zig zag di questa incredibile esca artificiale potranno essere usati a nostro favore per fare stretti slalom tra ostacoli, alberi e ninfee, passando molto vicino alla sfera di attacco dei predatori. Negli spot dove avete avuto mangiate a jerkbait o su esche similari provate anche a pescare con i w.t.d. provando colori e dimensioni differenti sia tra gli ostacoli che nei pressi di scalini e drop off non troppo profondi.


Alcuni w.t.d. presenti in commercio presentano problemi di movimento e sono piu difficili da muovere di altri. E’ consigliabile provare a cambiare peso e dimensione sostituendo le ancorette originali con altre ancorette o con ami singoli. Alleggerendo o appesantendo l’ ancoretta di coda varierà il bilanciamento e il movimento della nostra esca. Solitamente appesantendo la parte posteriore si ottiene un movimento side to side più marcato, al contrario invece alleggerendo dietro e appesantendo davanti si può ottenere un walking che coni colp i di canna si immerge lievemente ritornando poi a galla, diventando un diver jerkbait e potendo mescolare le 2 azioni a nostro piacimento.

Popper / popper frog
I popper sono artificiali che stimolano l’ aggressività dei predatori che rispondono a forti stimoli e sollecitazioni. Si possono recuperare alle più svariate velocità, sia con movimenti continui che alternando pause. Manovrata intelligentemente è un esca che può simulare un movimento naturale ma anche stimolare l’ aggressività per reazione.
Per ottenere un movimento naturale lo recupereremo molto lento con pause, facendolo guizzare leggermente con lievi colpetti del cimino.
Per stimolare l’ aggressività possiamo recuperare anche a discreta velocità, con progressioni e secchi e rapidi colpi di cimino, per muovere acqua e attrarre i pesci in superficie.
Alcuni popper cambiano completamente movimento e muovono acqua differentemente variando la posizione della canna in alto e in basso. Anche un così semplice accorgimento potrà far la differenza nella ricerca del movimento che desideriamo e nelle catture. Sono da preferire i popper da almeno 4-5 pollici ed esche come le popper frog che aggiungono al richiamo classico del popper l azione adescante di code in gomma.

Jitterbug e crawler
Sono esche caratterizzate da un movimento scodinzolante che producono sia scie che vibrazioni sul pelo dell’ acqua. Vanno prevalentemente recuperate con un recupero lineare provando ad alternare diverse velocità di recupero. Essendo esche perlopiù costruite in balsa o con materiali plastici bisogna ferrare appena si sente il pesce in canna, senza aspettare ma evitando sempre di ferrare anticipatamente non facendosi ingannare dai movimenti d’acqua e dagli attacchi del luccio.

Duck and goopher
In commercio su siti statunitensi si possono trovare imitazioni di anatroccoli e gallinelle d’acqua principalmente rivolte ad insidiare gli enormi muskie del nordamerica. Molte di queste esche, sono progettate per essere recuperate ad alta velocità simulando la corsa di anatroccoli o altri piccoli acquatici del quale gli esocidi possono nutrirsi. In condizioni europee non è semplice attuare una cattura con queste esche, ma nulla toglie che possiamo provarci ugualmente, soprattutto in posti dove nidificano uccelli acquatici e si narrano leggende più o meno veritiere di attacchi su volatili. E’ possibile che anche i lucci possano attaccarle e provare non costa nulla perchè sicuramente una cattura con una di queste esche non verrà dimenticata nella vostra vita di pescatore.

Musky topwater
Sono artificiali in legno o plastica forniti di pale girevoli in metallo. Producono un forte rumore e turbinii in acqua che aumentano con l’ aumentare della velocità di recupero. Ne esistono di tutte le dimensioni, sia monopezzo sia jointed con una o più pale. La loro efficacia è provata in differenti luoghi e possono attirare all’ attacco anche grossi bass.


Suick Thriller
Il suick Thriller è un jerkbait tra i più vecchi che siano mai stati inventati. Fa parte della famiglia dei diver, che in inglese significa tuffatore. Sono jerkait che presentano movimenti discendenti e ascendenti che si dice cerchino di simulare un pesce con problemi la vescica natatoria. Sicuramente è un esca che stimola i lucci ad alzarsi ed attaccarla per i movimenti scoordinati e le vibrazioni che emette sotto il pelo dell’acqua. Queste esche sono dotate di una paletta posteriore in metallo. Piegando questa paletta noterete che l’ artificiale si immergerà più o meno rispetto all’inclinazione che la paletta avrà rispetto all’acqua. Ne esistono 2 versioni una galleggiante ( unweighted ) e una lievemente galleggiante ( weighted ). Tarando appositamente la versione unweighted, recuperando lentamente, intervallando colpi del cimino a pause anche molto lunghe si possono avere ottimi risultati con attacchi mozzafiato e fragorose esplosioni. Potrete usare il suick anche recuperato a galla ultra lento facendolo di tanto in tanto vibrare e guizzare lievemente.
Il suick thriller è un esca veramente incredibile e catturante in tante situazioni, provare per credere.

Imitazioni di pesce in gomma spiombata
Diverse ditte producono i soft jerk shad in dimensioni anche da luccio, Lunkes city Fin’s , Cora Z fireblade, jerk shad berkely, che innescati tipo texas con ami spiombati o con piccoli piombini usati per bilanciarli, sono utilizzabili tipo walking the dog sia a topwater che sub surface, con un’ azione allegra e rapidi colpetti di punta di canna. E’ consigliabile aspettare diversi secondi dopo la mangiata prima di ferrare, per essere più sicuri che il luccio abbia ben in bocca l esca. Tali esche sono utili in presenza di ostacoli difficilmente affrontabili con altre tipologie. Si possono innescare tipo Texas, ma per il luccio è meglio farlo con la punta dell‘ amo completamente fuori dalla gomma. In diverse zone i lucci, dopo la mangiata, trattengono l’ esca in punta di becco e senza uno o più ami scoperti risulta molto difficile che l’ amo fuoriesca dalla gomma e riesca a bucare il pesce nella placca dentale superiore. A volte anche usando gomme estremamente morbide o fragili capita di perdere pesci soprattutto se non si è aspettato abbastanza prima di ferrare. Se state usando soft jerk shad di gradi dimensioni costruite con cavetto termosaldabile o monowire un braccetto con un ancoretta da puntare o sul fianco o sulla pancia del pesce. Diverse di queste esche se usate in maniera convenzionale ( alternando strappi e pause) non sono esche topwater, ma velocizzando la vostra azione ricaverete un’ azione simile a quella dei walking the dog o più erratica e a vostro piacimento potete anche inserire nella gomma del pesce stick galleggianti in balsa, polistirolo od espanso per rendere galleggiante o supending la vostra esca.

Topwater con crank e minnow shallow
Nella pesca come in altre arti e discipline sono spesso i casi strani e gli errori che aiutano a far nascere nuove idee, metodi e tecniche. Diversi anni fa praticavamo traina con motore a scoppio in fiume su profondità tra 4 e 6 metri d’ acqua. Utilizzando super shad rap galleggianti e grossi minnow ci capitò di ricevere una mangiata calando la traina con artificiale fermo a galla mentre “davamo” filo.
Attribuimmo i fatti alla stranezza del luccio e catalogammo il tutto come uno dei tanti “casi strani” che ogni tanto gli esocidi ci donano per complicarci la vita. Il caso si è ripetuto in futuro più di una volta e così cominciai a pensare cosa, di quell’ azione poteva essere attrattiva per i lucci. Recuperando un minnow a galla molto lentamente e con la canna alta si ottiene un’ azione veramante interessante. Fate in modo che il minnow cominci a muovere ma che rimanga anche solo parzialmente in superficie. Attuerete un’ azione topwater veramente interessante da utilizzare sia sopra le strutture che in prossimità di scalini. Un super shad rap esca, classica della rapala, può essere usato a topwater con grande successo, recuperato a galla lentamente produce vibrazioni e scie che possono portare un luccio ad attaccarlo in superficie anche da più di 4 metri di profondità.

Consigli utili
Ricordatevi che è di vitale importanza usare sempre un cavetto in acciaio da almeno 40 cm ogni volta che si pesca in un ambiente dove è presente il luccio. Un cavetto lungo e da almeno 50 libbre accoppiato con fili trecciati di uguale o superiore tenuta ed ottimi moschettoni vi proteggeranno da spiacevoli sorprese e dal provocare danni al luccio.
Non sarà certo il trecciato o il cavetto in acciaio che vi priveranno di catture di grossi black bass come questa capitata all’ amico Cristiano.


L’uso del trecciato da almeno 50 libbre di tenuta vi permetterà di lanciare vicino e sopra strutture ed erbai senza paura di perdere gli artificiali, ed è proprio in questi ambienti dove riceverete il maggior numero di attacchi. Attacchi e catture topwater sono episodi che difficilmente scorderete.
Ogni verità nella pesca era precaria fino a ieri, è stata confutata oggi e sarà rivalutata domani.
La verità è nei pesci. Cercala andando a pesca.
Se nelle vostre esperienze di pesca vi imbattete sia in esperienze simili che totalmente opposte a quelle che vi ho descritto, potete scrivermi a info@pikepride.com per arricchire sia il mio che il vostro bagaglio di esperienza alieutica