E' stato reso disponibile il testo integrale della prima carta ittica mai realizzata relativa al fiume Po. Analizzando lo stato attuale e l'evoluzione storica dei pesci e dell'ambiente fluviale, ne sono valutati i diversi aspetti di criticità e sono proposte le più opportune strategie di intervento e gestione ai fini della conservazione del patrimonio ittico nativo del fiume.
Tale carta ittica rappresenta un documento straordinario per la sua unicità e l'analisi minuziosa del principale corpo idrico italiano. Inutile dire che purtroppo le notizie non sono buone, sotto la pressione delle alterazioni ambientali e dell’invasione delle specie esotiche, buona parte delle specie native del Fiume Po versa attualmente in uno stato di vera e propria minaccia di scomparsa locale, i cui effetti, peraltro, potrebbero anche rivelarsi devastanti nel caso di specie endemiche. La lista rossa delle specie in pericolo comprende tra le altre il luccio, la tinca, il persico e la trota marmorata. In diversi casi, il confronto con i dati pregressi disponibili ha anche consentito di definire (seppure grossolanamente e con evidenti margini di errore) i trend demografici delle singole popolazioni, consentendo di avanzare ipotesi sulle cause più probabili del declino della singola specie e sulle possibili migliori misure di conservazione, per quelle risultate in condizioni avverse. In merito al luccio, gli autori imputano il suo grave declino nel fiume, che lo vede un pò assente ovunque, anzi presente in un tratto non naturalmente adatto ad ospitarlo, a diverse ragioni sostanzialmente di matrice antropica. Il deterioramento della qualità del Po nel tratto basso, la perdita e il degrado degli ambienti laterali (quali le lanche), i rimaneggiamenti compiuti dall'uomo, l'interposizione di barriere fisiche al libero spostamento, la lacustrizzazione di ambienti naturalmente a scorrimento veloce, ed altri fenomeni ancora di alterazione dell'ecosistema fluviale sono certamente le prime cause di declino della specie sulla quale ha verosimilmente influito anche la competizione, sia alimentare sia per il rifugio, con il siluro. Risultano prioritari per la salvaguardia della specie: un attento monitoraggio dello status del bacino; la riqualificazione morfologica del Po e dei suoi affluenti ed il contenimento del siluro.
Link testo integrale carta ittica del fiume Po