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martedì 16 marzo 2010

Il piano d'azione generale per la conservazione dei pesci di acqua dolce italiani

Il piano d'azione generale per la conservazione dei pesci di acqua dolce italiani a cura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi". Un testo di carattere specialistico strutturato secondo lo schema codificato dei "Piani d'Azione" (cfr. Council of Europe 1998). I Pesci d'acqua dolce sono minacciati dalle attività dell'uomo in molte regioni del pianeta: negli ultimi 50 anni è diventato sempre più tangibile il declino della maggior parte delle specie.


Molto si è già detto in proposito ma oggi emerge con forza la necessità di agire in due direzioni: controllare la gestione di fiumi e laghi e attuare piani d'azione particolareggiati per le specie a rischio estinzione.
Dopo una premessa, il volume presenta una sezione sui Pesci d'acqua dolce indigeni italiani e sulla loro importanza faunistica, una sezione sulle principali minacce, una sulla "lista rossa", una sezione su distribuzione, biologia, ecologia e rapporti con l'uomo. In particolare viene evidenziato l'aumento di rischio rispetto alle precedenti analisi per alcune specie quali Lampreda di mare, Lampreda di fiume, Storione, Savetta, Luccio e Temolo. Forte preoccupazione è espressa in merito all'espansione incontrollata del siluro nell'area del bacino del Po ed al suo impatto fortemente negativo sugli attuali ecosistemi. Chiudono il volume un capitolo sulle azioni di carattere generale da intraprendere e uno sui piani d'azione particolareggiati per le specie ad alto rischio.

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