Nel Vecchio Continente i costi causati all'agricoltura, alla pesca, alle foreste, alle infrastrutture dalle specie animali alloctone ammontano a 12 miliardi di euro l'anno, senza tenere conto dei guasti creati alla biodiversità. Ora la Ue si sta sforzando di coordinare gli sforzi per contrastare l'invasione. E l'Italia, paese-ponte tra due continenti, è in prima linea.
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giovedì 8 dicembre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Nuova Carta Ittica della Provincia di Ferrara e no-kil luccio/carpa
Come potete leggere nel testo allegato, i risultati ottenuti nella carta ittica della Provincia di Ferrara sono di particolare rilievo perchè rappresentano il presupposto necessario per poter cercare di cambiare davvero la realtà ittica locale. I cambiamenti locali sono anche l'unica strada realistica per riformare la situazione nazionale, perchè ogni cambiamento nasce dal basso e non dall'alto, dove viene solo recepito e sancito.
venerdì 20 maggio 2011
Gestione, conservazione e contenimenti
Il problema dell'impatto delle specie esotiche (o alloctone) infestanti non solo nell'ambito della pesca sportiva è una delle grandi sfide di fronte alle quali si trova la comunità Europea per evitare il rischio di perdita della biodiversità ed estinzione di interi ecosistemi e specie autoctone. Il Delta del Po come abbiamo in diverse occasioni evidenziato è purtroppo un caso emblematico di devastante impatto di tale fenomeno che oggi vede quest'area di fronte ad un drammatico impoverimento di specie (si veda a tal riguardo il seguente articolo) e calo complessivo di tutte le attività collegate alla pesca, sia di mestiere che sportiva.
mercoledì 19 gennaio 2011
Le specie alloctone in Italia: censimenti, invasività e piani di azione
Le invasioni di specie alloctone costituiscono attualmente una delle principali emergenze ambientali e sono la seconda causa di perdita della biodiversità a scala globale. Oltre alle conseguenze di tipo ecologico, la diffusione incontrollata
di specie introdotte dall’uomo al di fuori del loro areale di distribuzione originario ha serie ripercussioni di carattere socio-economico e sanitario. Per questi
motivi in Italia, come in altri paesi europei, le ricerche sui fattori che favoriscono le specie animali e vegetali nel processo di invasione stanno ricevendo sempre maggiori
attenzioni da parte del mondo scientifico.
lunedì 10 gennaio 2011
L'anguilla una specie da salvare
Pubblichiamo un interessantissimo intervento del Dott. Giuseppe Castaldelli del Dipartimento di Biologia ed Evoluzione dell'Università di Ferrara in merito all'importanza dell'anguilla ed al suo ruolo di specie indicatore dello stato di salute delle acque del Delta del Po. (Dal convegno “L’anguilla, una specie da conservare” – Comacchio, 2009)
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